Ho ricevuto una chicca dal mio amico Oleg R. che un tempo abitava in Italia e che poi rientrato a Mosca sua città natale agli inizi del 2000, si è occupato di progettazioni aerospaziali in una società dove vi ha investito quasi tutti i suoi risparmi e che oggi, mi diceva, ha un notevole mercato nel campo delle forniture aerospaziali.
Per ovvi motivi di riservatezza non posso rivelarne il cognome, nè il nome della società che sta preparando una campagna pubblicitaria a livello planetario, ma siccome mi ha assicurato che ormai tutti i brevetti sono stati depositati, mi ha autorizzato a divulgare la notizia che del resto sta già circolando in modo underground in Internet anche se soltanto come illazione e come ipotesi tecnico scientifica.
Ebbene. la notizia intanto eccola quì:
31 dicembre 2012:
è prevista per la mezzanotte del 31 dicembre del 2012 l'entrata in funzione di un nuovissimo metodo di "illuminazione" per le città di Mosca, New York, Tokio, Londra e Parigi.
Volevano farlo anche con Roma, ma pare che il progetto, partito durante l'amministrazione di centro sinistra abbia avuto un iniziale Niet da parte del Governo e quando poi l'amministrazione è passata al centro destra purtroppo non si è fatto più in tempo ad inserirla nel progetto che intanto era in una fase avanzata di progettazione e di realizzazione.
Ora Roma dovrà attendere la fase 2, ma Oleg ci ha assicurati che per la fase 2 sono già previste delle ulteriori migliorie che non si è fatto in tempo ad introdurre nei progetti di questa fase 1.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona il progetto.
Sulla superficie della Terra il flusso solare ha una potenzialità energetica pari a circa mezzo kilowatt per metro quadro, ponendo una cella solare esattamente perpendicolare al flusso.
Nello spazio questa energia, non rallentata e non frenata nè rifratta dall'atmosfera è invece di poco oltre 1 kilowatt per metro quadro, sempre nelle condizioni di perpendicolarità.
Orbene sono state piazzate in orbite geostazionarie delle Celle Solari grandi poco più di un chilometro di diametro che ruotano in sincronia con la posizione del sole in modo da captarne sempre al 100% i raggi e trasformarli in una nuova forma di energia che è all'avanguardia delle ultime ricerche scientifiche e così trasformata puo' seguire due strade:
-una prima strada, tramite uno specchio parabolico di modeste dimensioni, collimato perfettamente con un "ricevitore a terra" che trasmette tutta questa enorme quantità di energia e una volta captata a terra, tramite un convertitore verrà immessa nella rete elettrica urbana(1).
Nella foto sotto un particolare
del "collimatore"
-Durante le ore notturne una "piccola" quantità (si fa per dire piccola) di questa energia viene invece trasformata in un potentissimo fascio luminoso nella banda della luce visibile (luce solare bianco-giallastra) e trasmessa a terra tramite un altro specchio ad alta diffusione che simula "un sole artificiale" e la cui luce basta a illuminare una metropoli la cui estensione può essere grande quanto una intera regione. Le zone circostanti la città, anche se non saranno direttamente interessate dalla luce diretta saranno comunque interessate da una luce soffusa crepuscolare.
Infatti, per la sola città di New York che ha una forma piuttosto allungata, resteranno escluse solo le estreme regioni meridionali di Staten Island che però usufruiranno comunque di una luce "crepuscolare"; in un primo momento avevano pensato di escludere le estreme regioni settentrionali del Bronx ma poi si son resi conto che escludendo il Bronx avrebbero dovuto escludere l'estrema regione settentrionale di Manhattan e così han deciso di escludere solo parte di Staten Island. Tutte le altre Città invece saranno perfettamente illuminate secondo un contorno perfettamente circolare che illuminerà ad bundantiam anche molte zone limitrofe oltre a tutte le zone periferiche.
Nelle immagini sottostanti sono visibile le intere area delle città interessate dalla Luce Spaziale.
Qui sotto la città di Londra
Qui sotto la città di Mosca
(il puntino nero nel quadrante 4 indica la casa di Oleg).
Qui sotto New York
Qui sotto Parigi
Qui sotto Tokio
Abbiamo avuto rassicurazioni che ulteriori dettagli ci saranno cumunicati a breve.
giovedì 12 novembre 2009
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